RESTO AL SUD, un’opportunità da cogliere

RESTO AL SUD, un’opportunità da cogliere

Risultano 523 milioni di euro disponibili alla data del 01 febbraio 2023, una ghiotta opportunità che potrebbe finanziare circa 10.460 progetti, stando alla media dei dati messi a disposizione da Invitalia.
A cinque anni dalla sua nascita, l’incentivo “Resto al Sud”, che agevola l’avvio o l’ampliamento di progetti imprenditoriali soprattutto nel Mezzogiorno, ha raggiunto quota 14.221 imprese finanziate e 51.630 nuovi posti di lavoro, con oltre 40.000 domande presentate, gli investimenti attivati sono complessivamente pari a quasi un miliardo di euro, a fronte di 727 milioni di agevolazioni erogate rappresentando una leva anticongiunturale e una concreta opportunità di sviluppo produttivo e occupazionale.
Il profilo imprenditoriale che emerge vede prevalere al 63% il genere maschile, che per oltre il 50% è under 35 e in possesso del diploma di licenza superiore (63%).
La regione più attiva è la Campania con 7.042 imprese finanziate, a cui segue la Sicilia con 2.192. Chiude il podio con 1.960 aziende finanziate la Calabria.
La tipologia delle iniziative finanziate spazia dal quasi 50% per le attività turistiche culturali al 23% per le attività manifatturiere e il 20% per quelle che riguardano i servizi alla persona.
L’incentivo Resto al Sud ha contribuito a contrastare la disoccupazione giovanile e la decrescita demografica nelle aree di intervento, con particolare riferimento alla cosiddetta fuga dei talenti, ai quali è stata invece concretamente offerta l’opportunità di valorizzare le proprie competenze e diventare imprenditori nella loro terra d’origine, senza dover cercare fortuna altrove.
Questo ha anche contribuito in alcuni casi a rilanciare un territorio e una comunità e a innescare dinamiche di rigenerazione urbana e di sviluppo integrato dei contesti locali.
Ricordiamo che Resto al Sud sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionali: in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche, Umbria), nelle isole minori marine, lagunari e lacustri del Centro-Nord
L’incentivo è destinato a chi ha un’età compresa tra i 18 e i 55 anni.
Le agevolazioni coprono il 100% delle spese ammissibili e sono così composte:
– 50% di contributo a fondo perduto
– 50% di finanziamento a tasso 0.
E’ previsto un ulteriore contributo a fondo perduto di:
15.000 euro per le ditte individuali e le attività professionali svolte in forma individuale, e fino a un massimo di 40.000 euro per le società

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