“Nuove opportunità per le imprese siciliane”, questo è stato il tema affrontato dal convegno organizzato dalla commissione finanza agevola dell’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Marsala il 18 gennaio scorso. Gli argomenti trattati di grande interesse sono stati i bandi regionali di prossima uscita finanziati con fondi FSC 2021/2027 e POC 2014/2020 e alcune delle tante agevolazioni fiscali previste dalla legge di bilancio 2023, come il credito di imposta per gli investimenti nel mezzogiorno.
Il dott. Vincenzo Giorgio Scirè, membro della commissione e legale rappresentate della EA2G srl, è stato relatore di “Ripresa Sicilia”, bando rivolto alle piccole e medie imprese che ha l’obiettivo di rafforzare la competitività del sistema imprenditoriale siciliano e a stimolare il riposizionamento di settori tradizionali attraverso l’agevolazione di investimenti funzionali a sostenere la crescita e l’innovazione, agevolare i processi di trasferimento tecnologico, sostenere ricerca e sviluppo, favorire processi di riconversione e riqualificazione di siti produttivi. Gli interventi ammissibili possono riguardare la realizzazione di una nuova unità produttiva, l’ampliamento della capacità produttiva di un’unità esistente, la diversificazione della produzione di un’unità produttiva esistente per nuovi prodotti (cambio ATECO), la ristrutturazione di un’unità produttiva esistente per introdurre innovazioni nel processo di produzione.
Spesa ammissibile da 400.000 a 5.000.000 di euro, per le seguenti tipologie:
– opere murarie e ristrutturazione, nonché per l’acquisto di immobili esistenti
– progettazione e direzione lavori
– macchinari, impianti e attrezzature necessari al ciclo produttivo dell’impresa
– spese per la formazione specialistica del personale
– spese per l’acquisto di software/brevetti/licenze e soluzioni tecnologiche
– spese per consulenze specialistiche
– costi per programmi di internazionalizzazione, di marketing, e-business.
Il programma di investimento è agevolato nella misura del 75% nella forma di finanziamento a tasso zero e contributo a fondo perduto. Resta a carico all’impresa beneficiaria il cofinanziamento per un importo non inferiore al 25% del programma di spesa ammissibile.
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